Storia

All’inizio degli anni ’90 a San Giorgio di Piano si cominciò a parlare di costruire un’associazione che raccogliesse prevalentemente le persone anziane.
La necessità di un luogo di ritrovo autogestito dalle persone anziane era allora molto sentita, non solo per il fatto che il trovarsi al bar aveva dei costi non indifferenti, ma soprattutto perché si aveva l’esigenza di uno spazio dove incontrarci per essere partecipi e protagonisti delle attività e della loro gestione.
Nell’ inverno del ’92 fu eletto il primo comitato di gestione, e da quel momento, era il febbraio del ’93, ebbe inizio in modo organico e autogestito l’attività del nostro Centro. L’ entusiasmo fu tanto e ci volle proprio tutto per far fronte agli innumerevoli problemi che incontrammo fin dai primi passi.

Il Comune mise a disposizione i locali ricavati dal recupero della stalla di casa Reggiani, iniziarono i lavori di adattamento per la nostra sede, dando nuova vitalità a quell’area.
I lavori furono eseguiti all’esterno e all’interno dell’edificio, e comportarono anche la costruzione del magazzino al posto del vecchio forno

L’occupazione di mano d’opera fu rilevante, non da meno fu l’ impegno per risolvere tutte le problematiche relative alle autorizzazioni ed ai contratti con le amministrazioni pubbliche e i vari enti. Anche l’aspetto economico, che all’inizio costituì una fonte di notevoli preoccupazioni perché c’erano solo delle uscite senza alcuna entrata, venne risolto con soddisfazione.
Fu chiesto un prestito al Centro Anziani di Castelmaggiore per provvedere agli acquisti necessari all’ apertura dei locali il 23 dicembre 1993.

Nel frattempo lanciammo una sottoscrizione rivolta a tutti per sostenere la nostra associazione in un momento così delicato. L’ inziativa incontrò il favore della popolazione e diede un ottimo risultato, tanto da poter restituire il prestito e da poter accantonare un piccolo fondo per gli acquisti che man mano si rendevano necessari.
Finalmente, il 5 febbraio del ’94, si tenne l’ inaugurazione ufficiale della sede alla presenza delle autorità: il Prefetto dott. Mosino, il Sindaco Valerio Benuzzi, e nell’ occasione, per ricordare il sacrificio di Falcone e Borsellino, fu piantata una quercia nel parco. Poi cominciammo ad organizzarci per svolgere varie attività e, pur nella scarsità di spazio dei locali, riuscimmo ad intraprendere numerose iniziative.

La più riuscita fu la prima festa del nostro Centro che si svolse in settembre insieme ai Centri di Funo e Castelmaggiore e che ci consentì di contribuire con un’offerta di denaro alla Associazione per la ricerca sui tumori, e con la donazione di una carrozzina alla Casa di Riposo.
La vita del Centro proseguì a pieno regime con un programma annuale che offriva ai soci, oltre all’opportunità di ritrovarsi ogni giorno in un ambiente famigliare, numerose iniziative di svago, di interesse culturale, di solidarietà, di incontro con le altre comunità.

La partecipazione dei soci fu l’altra colonna portante che sostenne ogni iniziativa e diede un significato compiuto a tutto il nostro lavoro.

Alla fine degli anni ’90 il Centro Sociale “Falcone e Borsellino” era diventato un punto di riferimento nella realtà locale, sensibile alle proposte di collaborazione con le istituzioni e con le altre associazioni, e sempre pronto ad offrire ospitalità a nuove iniziative

 

Oggi il Centro Sociale è più attivo che mai con nuovi soci di tutte le età e con nuove attività.